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E se fossimo noi i buoni? (Background)

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Messaggio Da master of Diversity Mar Lug 01, 2008 11:55 pm

Come tutti sanno il mio amore per gli oscuri è incondizionato e supera ogni limite di sgravataggine e insensatezza. Per questo ora vi racconterò che in realtà il nobile popolo elfico delle lande gelate di Naggaroth è una nazione di virtuosi e salvatori del mondo. Palle? Visione distorta della storia fantainesistente di Warhammer? Abuso eccezionale di funghetti provenienti da Messico e Guatemala? Infestazione di ragnetti che siccome non sono un silvano mi hanno bacato il cervello senza darmi beneficio alcuno? Vediamo…


“ La storia che segue è stata da tempo immemore dimenticata e abilmente cancellata da tutti quelli che sono i nostri nemici e che han voluto tramandare nel mondo leggende fantasiose sulla loro figura e terribili invenzioni su di noi in modo che nessuno abbandoni mai la guerra intrapresa per sconfiggerci e bandirci infine da questo mondo.

Si sappia dunque che quando il mondo era giovane e la sua superficie aveva conosciuto ben pochi padroni e abitanti, nacquero tre razze che sembravano destinate a vivere per sempre su questo incredibile e vastissimo territorio. Primi tra tutti apparvero gli Uomini Lucertola, una razza primitiva e antica come i più oscuri segreti degli dei, dotati di un carattere freddo come il loro sangue e con una visione ben definita delle cose. Loro cominciarono ad espandersi per tutto il globo, portando con sé le loro credenze ed il loro ordine, preservando tutto ciò che toccavano dal male che a noi era ancora sconosciuto.
I Nani apparvero poi insieme a noi: razza resistente e testarda, ma comunque ligia ai propri doveri e fedele nelle alleanze, dura come la pietra ed onesta come l’acqua di sorgente. A differenza delle Lucertole, i Nani scavarono le loro dimore nelle profondità delle montagne, spandendosi per tutto il vecchio mondo e lavorando ininterrottamente per migliorare l’arte che gli dei sembravano aver donato solo a loro: la lavorazione dei metalli.

Infine noi: ma chi siamo noi? In origine noi, gli Elfi o le Prime Voci come molti ci chiamavano, eravamo un popolo unico, un unico corpo del medesimo drago che con le sue spire attraversava il mondo nella continua ricerca di luoghi e segreti nuovi da scoprire. Conoscemmo i nostri vicini, ma mentre con i rettili non fu facile stabilire rapporti a causa del loro profondo disinteresse per tutto tranne che per l’equilibrio, i Nani si dimostrarono molto più ospitali e fraternizzarono facilmente. Un’età dell’oro fu quella. Il nostro popolo si espandeva creando colonie in tutti gli angoli più remoti ed inaccessibili del mondo, mentre gli scambi con la gente bassa si fecero sempre più intensi e portarono ricchezza e prosperità sia alla nostra isola magica di Ulthuan, sia nelle profonde case dei nostri amici.

Ma poi, annunciato da un vento gelido che sempre più insistentemente spirava da nord, ecco che un’ombra cominciò a spandersi dalle terre settentrionali, scendendo con vorace andatura sempre più a sud. Noi non capimmo, non potevamo farlo, e neppure i Sauri delle foreste umide del sud del mondo ci avvisarono di quello che stava succedendo e che a loro era ben noto. Il Caos si portò sulla terra e si trascinò dietro i suoi servi deformi e grotteschi accompagnati da urla e balbettii profani che tagliavano come coltelli l’aria che li circondava.
Prima che potessimo anche solo accorgerci di cosa stava succedendo, le nostre colonie sparse nel mondo cominciarono ad essere distrutte una per una. I Nani stessi ci chiamarono per avere un aiuto, anche loro sorpresi da tanta repentina violenza. A sud invece i Sauri combattevano disperatamente, ma neppure la loro forza sembrava poterci salvare.
Fu così che dovemmo imparare le vie delle armi e dell’uccisione. Dovemmo imparare in fretta e senza maestri.
Centinaia di anni le orde del Caos flagellarono il pianeta e solo quando ormai sentivamo i lamenti e le strida dei maghi Slaan, capi degli Uomini Lucertola, che venivano trucidati, e da est giungevano gli echi dei crolli delle fortezze dei Nani, un elfo, il più nobile e coraggioso di tutti, Aenarion, in sella ad uno dei Draghi che avevamo imparato a domare e a cavalcare, sfidò nella più epica e gloriosa battaglia di sempre i servi oscuri degli dei caotici. Nonostante la vittoria che ne scaturì, la vita del nostro Re Fenice venne spezzata, ma con quel sacrificio riuscimmo noi, Elfi, a salvare il destino del mondo dalle fiamme perenni dei divoratori di mondi.
Tutte le razze ci tributarono dunque profondi omaggi e ci riconobbero come popolo coraggioso, indomito e spietato con i malvagi.
Arrestata l’invasione noi, come i nostri vicini, dovemmo cominciare a ricreare tutto quello che avevam perduto per tornare a quel periodo ameno che in pochi ormai avevano visto, essendo molti periti nelle lotte di quei secoli.

Ma proprio la brama delle ricchezze e della felicità passata fu la nostra rovina. Intenti a ricostruire le nostre città ed a ristabilire l’ordine nel mondo, scacciando gli ultimi servi del male che ancora si annidavano nei recessi più remoti delle lande, non ci accorgemmo che i venti erano cambiati; una nuova presenza era nell’aria e qualcosa di bieco e deviato aveva abbracciato tutto il globo. I venti del Caos si erano insediati ormai sulla terra e, come per l’invasione che avevano scatenato, ci trovarono un’altra volta cechi ed impreparati. Non notammo che la forza del mutamento presente ormai ovunque aveva gatto cominciato ad agire sulle razze che con noi abitavano il pianeta.
I sauri divennero ancora più restii a tutti i contatti ed i maghi sacerdoti andarono in letargo per periodi sempre più innaturalmente prolungati.
I Nani diventarono invece improvvisamente più bramosi negli affari e più gelosi dei loro saperi, mentre scissioni cominciarono a destabilizzare il loro popolo e diversi abbandonarono i rifugi sicuri scavati nella pietra per spingersi in lande desolate e marcescenti.
Perfino tra di noi si instillò il germe del Caos, ma, forse per la nostra tempra diversa o per il fatto che noi eravamo stati i suoi più grandi avversari, la sua influenza si inserì a poco a poco e con difficoltà.

Le prime avvisaglie si palesarono quando fu tempo di eleggere il nostro nuovo Re Fenice. A tutti i popoli della magica Ulthuan, e specialmente a noi, fieri abitanti di Nagarythe, sembrò scontata l’elezione di Malekith, nostro comandante e legittimo erede maschio di Aenarion. Ma incredibilmente i Nobili delle diverse province decisero di eleggere Bel Shannar come re, adducendo motivazioni insensate per la mancata nomina del nostro signore. Grande fu lo sconcerto tra le genti dell’isola, ma nessuno lesse questo come un monito ed un avvertimento che il Caos non era stato sconfitto.
Lo stesso Malekith, accettando umilmente questo verdetto, prestò giuramento e tale fu la sua dedizione che in fretta raggiunse il ruolo di Generale delle armate del Re Fenice.

Gli anni trascorsero e con loro purtroppo si andò diffondendo la corruzione tra tutte le genti. Nuove creature comparvero e il loro solo aspetto portava chiaro l’emblema dell’oscurità.
Orchi iniziarono a flagellare il vecchio mondo dalle profondità, minando le posizioni dei Nani, mentre nelle giungle dell’emisfero meridionale comparvero strani esseri, ratti che camminano come noi, ma molto feroci e soprattutto infetti. Questa nuova razza bastarda appestò e indebolì ulteriormente il gatto fragile equilibrio che gli Uomini Lucertola stavano cercando di ricostruire.
Non capimmo come mai per noi non era stata riservata una razza famelica pronta a distruggerci, ma ignorammo che la volontà degli dei del Caos era ancora più infida e deplorevole.
Attirati e spaventati da ciò che succedeva nel resto del mondo, fummo ancora più sconfortati dal notare che i nostri fratelli elfi cominciavano a dar segni di inquietudine e squilibrio. Molti si diedero allo studio della magia, senza alcuna preoccupazione e con un’avidità sempre più crescente. Le popolazioni di Crache che fino pochi decenni prima erano rispettate e riverite a causa dell’ordine che prendeva il nome dal loro territorio, cominciarono a fraternizzare in maniera sconvolgente con le mutazioni del Caos che avevano colpito quella landa e che da anni erano abituati a sterminare giustamente. Carri trainati dai leoni bianchi mutati furono visti percorrere le strade delle nostre città ed addirittura lo stesso Re Fenice utilizzò questo animale sacrilego come simbolo del suo potere.
Infine, gli eserciti che furono la nostra gloria nelle guerre passate furono pian piano messi da parte e solo l’influenza del nostro signore Malekith riuscì a far preservare nelle nostre terre ordini guerrieri degni di questo nome.


Ultima modifica di Master of arneim il Mar Lug 01, 2008 11:56 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio Da master of Diversity Mar Lug 01, 2008 11:55 pm

Ormai era chiara l’impronta del Caos perfino nella nostra amata Ulthuan e la corruzione imperversava. Molti di noi volevano apertamente estirpare questa malvagità, ma nella sua infinita saggezza Malekith ci impedì di compiere quello che a quell’epoca sarebbe stato giustamente considerato un crimine.
Fortunatamente la madre del nostro signore, Morathi, la bellissima moglie di Aenarion, non era rimasta a guardare e, dotata più di molti di noi per le arti della diplomazia e di intelletto, decise di fondare nella nostra Nagarythe il culto del piacere. Tale culto, seppur talvolta osceno e violento, riuscì ad agire come valvola di sfogo per la nostra popolazione, preservando l’equilibrio mentale che da sempre ci aveva caratterizzato. Grazie ad esso mantenemmo la nostra lucidità e ci adoperammo per “convertire” i nostri fratelli in modo da salvarli dalla loro pazzia. Ma fu tutto inutile. Anzi! Lo stesso Bel Shannar, inviperito dalla nostra resistenza ai poteri oscuri e capendo quanto grande poteva essere la minaccia di un costume che resistesse a quello caotico, decise di dichiarare il culto fuorilegge, proclamando Morathi una strega dotata di poteri magici. Che affronto! L’ingiustizia delle accuse veniva palesata dai molti maghi che si riunivano presso il re e che davano sfoggio di conoscenze arcane e malefiche, ma loro non venivano perseguitati.
Ma Bel Shannar lo sapeva: mancava poco. Ormai infatti gli eserciti erano stati cancellati, lo studio perverso della magia era comune e quindi solo quella misera usanza di noi Nagarithi impediva al male di espandersi a macchia d’olio attraverso tutte le nostre genti.

A capo delle indagini venne posto Malekith, ma questa volta non per volontà del re. Il nostro signore fu proposto nonostante l’inchiesta riguardasse la sua stessa madre, poiché le genti di tutta Ulthuan sapevano della sua integrità e della sua purezza di cuore e così neanche Bel Shannar osò sfidare quella che riconosceva essere un’investitura popolare rischiando una rivolta.
Da parte sua Malekith, che a tutti i costi cercava di evitare una guerra civile, tentò di rallentare le indagini e di preservarle dalla faziosità per cui erano state create. Ma purtroppo il cerchio si stringeva sempre di più e le accuse, dopo un primo periodo di infertilità, cominciarono a trovare conferme in testimonianze a dir poco infondate. Vecchi e malati furono corrotti, così come bambini vennero piegati a giurare il falso, tanto è vero che nessuno invece di noi Nagarithi venne a testimoniare contro Morathi e, anche da altri regni, molti erano quelli che la difendevano.

Alla fine però Malekith stesso si vide obbligato ad agire quando capì che la situazione era ormai disperata. Obbligato, decise di convocare il consiglio presso il tempio di Asuryan per rendere conto delle indagini. Lì avrebbe accusato davanti ai nobili Bel Shannar, evitando invece di farlo in pubblico, scatenando violenze certe.
Ma la corte corrotta aspettava solo questo momento. Arrivato al tempio, Malekith fece le sue accuse, ma si accorse immediatamente che il re sembrava essere preparato e con lui tutto il consiglio. Il re stesso decretò che lui fosse un rinnegato e lo condannò a morte istantaneamente e senza processo regolare. Costretto a difendersi Malekith sfidò secondo l’antica legge il Re Fenice. Chi avrebbe vinto avrebbe dimostrato di avere gli dei dalla sua parte e che quindi la sua era la verità. I nobili meschini accettarono di fare da testimoni, ma quando, inaspettatamente, il nostro signore trafisse Bel Shannar con un colpo mortale, si rivelarono per i veri corrotti che erano accusando Malekith di omicidio.
Il figlio di Aenarion quindi capì che l’unico modo per risvegliare dal torpore oscuro i suoi fratelli sarebbe stato quello di attraversare le fiamme di Asuryan in modo da fugare ogni dubbio e ripristinare la nobiltà d’animo che aveva caratterizzato i principi tempo prima. Con questo simbolico passaggio infatti ogni Re Fenice veniva eletto e solo i più degni passavano indenni. Purtroppo, accecato dal desiderio di salvare la sua gente, Malekith dovette farsi largo con la spada e neppure previde che la contaminazione del Caos aveva gatto raggiunto persino quel luogo ed lo stesso cerchio di fuoco sacro. Ustionato dal suo generoso tentativo, si vide costretto a fuggire prima che i nobili decaduti gli dessero il colpo di grazia. Rifugiatosi presso sua madre, lì venne curato dalla magia benefica che la stessa Morathi aveva imparato nel corso dei secoli.

Mentre il nostro popolo era angosciato per la sorte del suo signore i malvagi principi degli altri regni scatenarono un’offensiva imprevista contro le nostre terre. La prima ondata ci colse totalmente impreparati e noi cademmo come foglie secche dinanzi all’impeto ingenerato dall’odio.
Neppure sapevamo il perché di questo attacco. Non c’era stata dichiarazione e noi eravamo all’oscuro di tutto. I nobili avevano infatti sobillato le popolazioni dei regni vicini che da fratelli si trasformarono repentinamente in nemici. Molti perirono nelle prime violenze e diverse città caddero e vennero rase al suolo. Neppure i bambini furono risparmiati.
A quel punto, senza una guida, totalmente impreparati, circondati da forze soverchianti tutto sembrava perduto. Lo spettro della sconfitta che ci si era palesato ai tempi della guerra con il Caos ritornò nel cuore di tutti.

Ma fu allora, nel momento più buio che Malekith si erse dal suo letto, nonostante le gravi ferite non ancora guarite, per difendere il suo popolo.
Nonostante grande fosse la tentazione di una feroce battaglia di resistenza, il nostro signore diede a sua madre il compito di trovare un modo per squarciare la cortina di energia caotica che stava attanagliando l’isola, in modo da liberare le menti e i cuori dei nostri fratelli. Nel mentre organizzò le difese e raccolse alleati. Molti erano infatti quelli che si erano ribellati al Re Fenice e altrettanti erano stati imprigionati. Da Ellyrion e Tiranoc molti cavalieri si unirono a noi, mentre incursioni mirate liberarono i sacerdoti imprigionati di Vaul che si erano rifiutati di costruire artefatti che avrebbero portato alla morte i loro fratelli. Da Saphery giunsero invece molti maghi che non si erano lasciati corrompere dalle energie malefiche e che con il loro dono della veggenza avevano visto a cosa avrebbe portato la pazzia di Bel Shannar.

La guerra si protrasse e gli assalti divennero instancabili assedi. Infine uno spiraglio si aprì quando Morathi, raggiante, informò suo figlio di aver trovato la soluzione. Immediatamente si mise all’opera per completare il rituale che avrebbe sigillato i venti del Caos una volta per tutte. Ma purtroppo la spia Urathion, che si era infiltrata nei nostri ranghi, avvisò i potenti maghi di Hoeth che capita la gravità della situazione, decisero di distruggerci anche a costo di uccidere molti o tutti i loro alleati. Molteplici terremoti squassarono le terre di Ulthuan e diverse città crollarono a causa di quest’empia energia. Ancora una volta Morathi utilizzò la sua magia bianca per staccare da terra le città che rimanevano e trasformarle in possenti isole che avrebbero di lì in poi solcato i mari ed i cieli, ma purtroppo fu costretta ad interrompere l’incantesimo che stava producendo, lasciando quindi libere le energie malefiche del Caos.
Sconfitti dovemmo infine ritirarci poiché la nostra magia non poteva competere con quella alimentata direttamente dal signore del mutamento in persona dei nostri cugini ormai decaduti.

Mentre eravamo occupati a ricostruire la nostra civiltà nella terra inospitale in cui ci eravamo rifugiati, sentimmo delle pazzie che stavano attraversando il vecchio mondo.
Una nuova razza era emersa e si stava espandendo con furore. Gli Umani fecero la loro comparsa. Subito allora gli Elfi Alti (come si fecero chiamare da allora i nostri corrotti cugini) e i Nani (ormai completamente deviati e mutati dai poteri del Caos) cercarono di piegare queste nuove genti ai loro poteri, per contrastare l’ondata di pelle verde che da anni sconvolgeva quelle terre. Inoltre questa nuova stirpe si sarebbe rivelata utilissima per conservare da una parte le colonie elfiche e dall’altra le roccaforti naniche e soprattutto espandere i propri domini.
Da una parte quindi gli elfi tentarono di soggiogare i maghi umani insegnando loro i pericolosi saperi che avevano attinto dal Caos, dall’altra i Nani cercarono di ingraziarsi quel popolo con regali sotto forma di armi, e nuove tecnologie infernali come quelle concernenti la polvere nera.

Lo scontro fu inevitabile. Entrambi cercavano di tirare da una parte all’altra l’Uomo che di per sé cercava sempre di essere neutrale. Quando nessuno dei due popoli riuscì così a servirsene nell’immediato, scoppiò quella che è conosciuta come la guerra delle barbe. Per secoli la guerra imperversò di nuovo nel vecchio mondo, e mentre Nani ed Elfi erano impegnati a combattersi, l’Uomo si ritrovò da solo ad affrontare gli Orchi. Inoltre, senza una guida e con i regali nocivi che aveva ricevuto dalle due razze in guerra, anche questo popolo non poté che cadere sotto l’ombra caotica, da una parte fornendo forze fresche alle tribù del nord del mondo totalmente soggiogate dai poteri oscuri, dall’altra subendo ripetute mutazioni che avrebbero portato alla comparsa degli Uominibestia nelle foreste che un tempo avevamo abitato; infine l’utilizzo di saperi proibiti ha scatenato sul mondo il flagello dei Non morti, che tante tribolazioni avrebbero portato poi agli stessi Umani ormai irrimediabilmente corrotti.

Mentre quindi questi sconvolgimenti attraversavano tutte le terre, noi in minoranza non potemmo che osservare da lontano e rinforzare le nostre posizioni, interrompendo definitivamente le incursioni caotiche che dal nord straripavano fin presso le nostre città. Rinforzammo il culto del piacere, sapendo che quella era l’unica ancora di salvezza per il nostro popolo, mentre fiorirono i templi dedicati al nostro D della guerra Khaine che ci aveva dato la forza di combattere la prima invasione del Caos. Inoltre le sue devote serve, le streghe consacrate, avrebbero di lì in avanti svolto con cura l’opera di tenere sotto controllo gli studi e le pratiche magiche, in modo che questi non potessero deviarci come avevano fatto con gli ormai odiati Alti elfi.

Dopo che la guerra delle barbe fu terminata, una nuova ondata mortifera attraversò il globo. I poteri degli dei oscuri erano cresciuti nuovamente, come la marea con la luna piena. Ma stavolta non eravamo impreparati: le nostre armate si erano allenate nel corso dei millenni pronte per affrontare i nostri nemici, divenendo sempre più simili ai luoghi che ci ospitavano e cioè fredde e letali. I nostri studi ci portarono ad una comprensione maggiore del Caos, permettendoci di imparare una nostra forma di magia che non fosse contaminata dalla sua malsana presenza. Infine l’invasione calò su di noi come una tempesta su una nave al largo. Malekith sapeva cosa sarebbe accaduto se avessimo incontrato i demoni in uno scontro frontale, e così, dando sfoggio di una saggezza infinita decise di convogliare questa furia sui nostri deviati cugini. Ci fu infatti noto in quegli anni di studi che gli dei del Caos sono volubili e continuamente si ritrovano a combattere gli uni contro gli altri. Decidemmo così di portare l’infestazione demoniaca sull’isola di Ulthuan, deviandone la furia assassina perché ci inseguisse fino al di là del mare. Usammo questa invasione come scudo contro gli Alti elfi e tentammo di sopraffare il Caos con il suo stesso aiuto. Ma purtroppo il potere magico dei nostri nemici era ancora una volta troppo grande e nonostante le nostre innumerevoli vittorie fummo costretti a fuggire di nuovo, riprendendo la rotta per Naggaroth.

E ora ci ritroviamo qui, a un passo dal baratro. Siamo inferiori di numero rispetto ai nostri nemici e sarebbe follia tentare di affrontarli in campo aperto, così preferiamo tendere agguati ed imboscate.
Abbiamo dovuto adottare la pratica della schiavitù, che un tempo avremmo aborrito: è una via dolorosa ma necessaria ed è di poco sollievo per i nostri cuori sapere che costoro che catturiamo non sono altro che infami adoratori del Caos. Dobbiamo triplicare i nostri sforzi se vogliamo preservare il mondo dalle tenebre. Ci siamo battuti anche con gli antichi Uomini Lucertola perché hanno rifiutato di condividere la loro somma saggezza sulle forze oscure con noi per poterle combattere insieme, e così ci siamo ritrovati costretti a rubare le loro tavole d’oro che ci han consentito di studiare le debolezze dei nostri avversari.

Fortunatamente nel vecchio mondo le guerre imperversano ancora e questo ci dà la possibilità di sopravvivere. Se tutti i nostri nemici caotici si unissero contro di noi sarebbe la fine, ma se un giorno questo accadrà noi Druchii saremo pronti. Non ce ne andremo in silenzio!”

P.s: non essendo propriamente un "racconto" ma puro background fantasy l'ho inserito qui. Se creasse confusione prego il moderatore Ingegnere, duca, solstizio di inverno, grande maestro templare della porta d'oriente, condor della squadra d'assalto degli angeli sanguinari, vate dell'ultima sventura, profeta dell'apocalisse, custode dei segreti, capo postino della sezione Monopoli PI, primo artiglio del branco dei cani di Mordor, dodicesimo Mormorante, signore delle paludi infette del Drakenhof, etc etc Màngeli di spostare in sezione apposita.

P.p.s: la firma è aggiornata, manca Alberto Quarti, ma c'è il work in progress.
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Messaggio Da albedoc Mer Lug 02, 2008 8:26 am

io so solo che... l'unico elfo buono, è un elfo morto! Twisted Evil marine
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Messaggio Da Inge Mer Lug 02, 2008 10:29 am

ma come ... tu, supremo e superato despota dalla mefitica e mefistofelica fama di provocatore di diabetici nonchè perforatore di orifizi occlusi e otturati ...

VUOI PASSARE DALLA PARTE DEI BUONI?
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Messaggio Da karman Mer Lug 02, 2008 11:59 am

all'inizio erano tre razze confused confused

waaaghhh!!
e gli orchi??? alien alien

esistiamo da prima di voi bruchi ed esisteremo anche dopo....Korne

non ci sono storie Twisted Evil Twisted Evil
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Messaggio Da master of Diversity Mer Lug 02, 2008 1:08 pm

@ Ingegnere: come genio del male c'eri gatto te! Non è che possiamo fare tutti i cattivoni! Tra l'altro infame hai pensato al tuo stato di membro? Mi manca ancora la tua testa nella mia firma!

all'inizio erano tre razze
waaaghhh!!
e gli orchi???
esistiamo da prima di voi bruchi ed esisteremo anche dopo....
non ci sono storie

Ah se? Ma mica l'han fatta la guerra di Aenarion contro il caos no? Mica c'erano al tempo. Sull'anche dopo... so anche io, saltate fuori dalla terra come i funghi agratis! 0 problemi di gnocca da voi eh! Da noi, metà son consacrate, l'altra metà ti aprono la pancia se le tocchi... non si batte un chiodo! Sul fatto che invece saremmo lascivi e dediti al sesso libero, sono tutte palle che mettono in giro gli altri per farci arrivare frotte di giapponesi ad invaderci con le loro maledette macchinette fotografiche!
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Messaggio Da karman Mer Lug 02, 2008 1:32 pm

c'eravamo anche prima.... prima di tutti voi Twisted Evil Twisted Evil

consiglio una lettura del libro degli uomini lucertola, semo arrivati insieme agli antichi, nascosti nelle astronavi .... tipo immigrati clandestini!!! Very Happy Very Happy

tanto per rammentare un pò di BG, l'ordine di creazione degli antichi è stato

uomini lucertola
elfi
nani
umani
halfling
Ogre
(le ultime due fatte in fretta e furia per creare razze più resistenti agli influssi del caos, prima del cataclisma polare, esperimento purtroppo riuscito male)

li orchi non li ha fatti nessuno, si son fatti da soli Very Happy

col nuovo libro anche gli orchi del fantasy nascono dalle spore Crying or Very sad Crying or Very sad ciò non vuol dire che quando ci diamo al saccheggio non sappiamo divertirci con umane, elfe, nane, mucche, capre, buchi nel muro, fusti di cannoni et simila drunken drunken
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Messaggio Da master of Diversity Mer Lug 02, 2008 6:15 pm

Beh, com'è come non è siete saltati fuori dal cilindro come i conigli. e se nessuno sa una cippa io ci sguazzo! study
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Messaggio Da benny Mer Lug 02, 2008 9:37 pm

Master of arneim ha scritto:@ Ingegnere: come genio del male c'eri gatto te! Non è che possiamo fare tutti i cattivoni! Tra l'altro infame hai pensato al tuo stato di membro? Mi manca ancora la tua testa nella mia firma!

all'inizio erano tre razze
waaaghhh!!
e gli orchi???
esistiamo da prima di voi bruchi ed esisteremo anche dopo....
non ci sono storie

Ah se? Ma mica l'han fatta la guerra di Aenarion contro il caos no? Mica c'erano al tempo. Sull'anche dopo... so anche io, saltate fuori dalla terra come i funghi agratis! 0 problemi di gnocca da voi eh! Da noi, metà son consacrate, l'altra metà ti aprono la pancia se le tocchi... non si batte un chiodo! Sul fatto che invece saremmo lascivi e dediti al sesso libero, sono tutte palle che mettono in giro gli altri per farci arrivare frotte di giapponesi ad invaderci con le loro maledette macchinette fotografiche!

Ma che consacrate di Naggaroth... gli oscuri maschi tutti culanda mentre le femmine, quelle streghe, vanno matte per il sado... Se poi lasci un elfo a vagare per i boschi e quello si ingroppa ogni buco che trova sugli alberi si capisce tutto sul perche driadi e Dricha se la piglino un po' affraid affraid affraid affraid
Ci credo che poi la natura preferisce le spore...
(perdonate ma fa caldo)
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Messaggio Da Ospite Lun Lug 21, 2008 1:10 pm

Certo...........certo..............Aenarion o come diavolo si chiama che da solo su un drago sconfigge il caos.......................BALLE

se non ci fosse stato il mitico Grimnir,fondatore del culto degli sventratori,che con la sua ascia fosse andato a rompere le scatole ai demoni davanti al portale warp più grosso mai visto.....manco resistevano due secondi gli effemminati elfi..................e poi mai credere a un elfo.

Te la faccio vedere io chi è corrotto sul campo di battaglia Korne

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Messaggio Da Slaanesh Lun Lug 21, 2008 4:56 pm

bella quest'immagine degli Orchi...

... delle incrostazioni sulla scafo di una nave spaziale degli antichi, che arrivate sulla terra trovano l'humus
per germogliare e diventare orchi...


... stai a vedere che mò è tutta colpa dell'addetto alle pulizie delle navi degli antichi!!!
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