Grimgor vs Teclis

Sfida pomeridiana sabato tra me e Steljans.
Battaglia dal sapore antico, che rievoca i grandi fasti di tempesta del caos in cui si combattevano battaglia per uno scopo più grande.

Sulla brulla landa imperiale si incontrano e scontrano due grandi eserciti diretti verso l’assediata città di Middeheim, preludio del grande scontro che si svolgerà ai piedi della grande montagna sacra al D umano Ulric.

Da un lato Grimgor pellediferro con:
19 orchi neri con stendardo +d6” in carica (gli indistruttibili)
Grande sciamano goblin delle tenebre 4° livello: fungo – perga – bastone ruba dadi potere
Stendardiere da battaglia orco nero su cinghiale, TS 5+ e zmonta
23 ragazzi orchi con gruppo di comando
Sciamano orco selvaggio 2° livello su cinghiale, anello e perga
9 cavalcinghiali selvaggi con stendardo da guerra
Sciamano orco 2° livello con due perghe
2 unità da 23 goblin delle tenebre con 2 fanatici
4 gettalance
1 follifiondati
1 carro degli orchi
2 carri a pompa delle caccole
1 gigante
2 di lupi con lancia e arco
2 di ragni con lancia e arco

Sul lato opposto il grande mago Teclis accompagnato da:
14 leoni bianchi con stendardo dell’equilibrio
Arcimaga di 4° livello, con mantello e veste (e forse perga)
Mago dragone con incenso e perga
Mago dragone con veggenza e perga
2 unità da 5 predoni di Ellyrion
2 unita da 10 arcieri
10 lancieri
2 aquile
4 baliste
5 ombre

Date le due diverse forze in campo, le strategie appaiono subito chiare:
scopo degli orchi è avanzare rapidamente verso le forze degli elfi e fermare il pesante bombardamento di tiro e magia. Viene scelta un avanzata compatta delle forze di picchio, mentre i goblin delle tenebre e le cavallerie leggere vengono lasciate indietro per contrastare le unità più mobili degli elfi.

Teclis, sicuro della sua superiorità magica, schiera tutti i maghi su un lato, mentre al centro il possente tiro cercherà di sfoltire le file degli orchi in avvicinamento. Ai lancieri e alle ombre il compito di coprire e rallentare il lato opposto


Gli elfi concedono il primo turno e i pelleverde incominciano l’avanzato concentrando tutto il tiro e la magia sui serventi delle baliste, il piano si rivela vincente e grazie a testate, proiettili vari e la folli fiondati che non sbaglia un colpo, in due turni sono messe fuori gioco già due baliste nemiche.
Intanto Grimgor schiera baldanzoso davanti al’unità di Teclis sicuro che solo lui può fare la differenza e avanza senza paura.

I maghi dragone partono nascosti dietro la montagna, temendo giustamente il tiro dei pelleverde, infatti, appena mettono fuori il naso, le baliste goblin, schierate per l’occasione tutte su un lato dietro le unità dei pelle verde, incominciamo il bombardamento. Al terzo turno i due maghi sono morti, uno trafitto da un dardo, l’altro pestato dal piede dell’onnipresente mork.

Gli dei pelleverde stranamente guardano con occhio benevolo i propri figli (forse per la presenza del loro campione prediletto). La fase degli elfi è caratterizzato da un numero spropositato di incantesimi falliti: L’arcimaga al secondo turno scompare nel reame del caos a causa di un doppio doppio 1. Teclis è poco incisivo e i danni causati agli orchi neri di Grimgor sono minimi.

Mentre i cavalcacinghiali selvaggi ripuliscono la linea di tiro degli elfi il resto dell’esercito elimina in modo metodico l’avversario:
La follifiondati , precisa come un cecchino, elimina un aquila, mentre la seconda muore travolta da un fanatico.
Le gettalance goblin colpiscono meglio di quelle degli elfi (che fanno un numero vergognoso di 1 e 2); da sole eliminano i cavalieri di Ellyrion, un drago e, in un turno di tiro folle, fanno fuori da sole tre arcieri.
Le ombre vengono prese dai ragni che fanno 6 nel momento giusto
I lancieri finiscono sotto le ruote del carretto delle caccole.

Al terzo turno Grimgor, ormai in vista di Teclis e dei Leoni, lancia la Waagh e arriva sul suo obiettivo. Tre turni di cac, con squartatutti che taglia gli elfi come grano matura e i leoni spariscono, mentre il generale orco elimina la guardia del corpo, Teclis riesce a piantargli la sua infingarda spada in una coscia, ma il resto degli indistruttibili lo riduce a poltiglia.

L’atto conclusivo di una partita caratterizzata da una sfiga elfica vergognosa , si compie con il gigante che carica il drago rimasto immobile dopo la morte del suo cavaliere. Test di iniziattiva al 6….. fallito, 8 ferite al drago (comunque inutili perché era rimasto con solo 1 a causa di un paio di piedi verdi giganti).

La partita finisce al 5° turno per mancanza di elfi in campo .

Dopo questa vittoria, si racconta che Grimgor, galvanizzato, oserà addirittura sfidare il prescelto del caos…..

Teclis, ferito nel fisico e nell’orgoglio, arriverà in aiuto degli amici imperiali solo verso la fine della grande guerra contro il caos, saprà comunque redimersi sconfiggendo da solo un orda di demoni……

Che dire, la magia è una bestia strana da cavalcare, quando non vuol girare ti compromette la partita .

Stesso dicasi per i pelleverde, in alcune partite sono come bambini, non riesci a fargli fare nulla, in altre diventano i migliori guerrieri del mondo, resistenti e cattivi, un vero treno inarrestabile. Ma chi gioca i pelleverde sa che è questa la bellezza di questo esercito .